venerdì 13 gennaio 2012

L’uomo contemporaneo va modificando sempre più le proprie dotazioni naturali, per correggerle, sostituirle, amplificarle. Le conseguenze sulla durata e la qualità della vita sono evidenti. Dalla nascita alla morte, aumentano gli interventi artificiali sul corpo e con essi le possibilità di manipolare la nostra esistenza. Dall’esterno, i robot, non più quei mostri cari alla fantascienza, assumono ruoli e funzioni umane, proponendosi come interlocutori e compagni di un futuro vicino. Stiamo passando da un’evoluzione naturale a un’evoluzione artificiale della nostra specie? L’interrogativo, posto da alcuni, è stimolante ma forse ingenuo, per le continue sorprese che la ricerca sulle potenzialità di corpo e mente vanno incontrando. Il confronto tra naturale e artificiale è il capitolo oggi più appassionante dell’indagine sull’uomo.